14 marzo 2010

101 storie zen

Le "101 storie zen" è sempre stato uno dei miei libri preferiti: la semplicità e la scarna eloquenza di quelle storielle mi hanno sempre colpito, fin dalla prima volta che il libretto capitò tra le mie mani un giorno d'estate di vari anni fa, al ritorno in treno da Firenze.
Da allora è stato compagno di viaggio fedele, sia in senso figurato (perché quelle storielle possono essere lette su tanti livelli diversi) sia letterale, perché credo che sia il libro che più facilmente scivola nella mia tasca da viaggiatore, al momento della partenza.

Più che un libro, è una raccolta di aneddoti a tema Zen (una setta di Buddhismo giapponese, derivante dal Buddhismo Chan cinese) ma che svela molto del modo di pensare orientale di tutti i giorni. Questo perché l'ambiente in cui sono maturate queste storie era intriso di queste filosofie fin nei minimi dettagli della vita quotidiana. È filosofia applicata alla vita quotidiana, come sempre dovrebbe essere per non scadere nello sterile esercizio intellettuale. Lo si vede anche nello humour di certi episodi, o nella paradossalità di certe situazioni o di certe azioni. Di sicuro, è un libro che mi diverte molto.

Insomma, ho una specie di debito di gratitudine verso questo libretto, che adesso ho ripagato facendone una versione web.

Il mini-progetto è nato sviluppando il menu per La Buca (vedi il post precedente) dove avevo inventato, daccordo con Hermann, il fantomatico "piatto Zen": una noce sgusciata al centro di un piattone da pizza, con allegata una storiella delle 101 stampata su un singolo A5, a mo' di biglietto della fortuna cinese. Preparando la stampa di queste storielle mi sono accorto che non ce n'è una versione italiana online (a differenza di quella inglese, www.101zenstories.com) e siccome mi avrebbe fatto particolarmente comodo per questo lavoro, ne ho proprio sentito la mancanza.

Come per tutti i libri, una versione online non potrà mai soppiantare quella cartacea, lo sfogliare le pagine, l'aprire a caso, l'averlo in tasca, tutto spiegazzato, i segni dell'uso, ecc. Però può servire per avvicinarsi a queste scintillanti gemme di saggezza imperitura, che ormai sono patrimonio dell'umanità intera.

Quindi, ecco qua.
www.101storiezen.com


06 marzo 2010

un Menu per La Buca

Martedì scorso ho portato finalmente il menu finito al buon Hermann del pub La Buca (di Pescia, PT), che abbiamo sviluppato nell'ultimo paio di settimane.

È un menu pieghevole in tre parti, formato A3, plastificato in modo da renderlo immortale anche con i clienti più maneschi.

Il lavoro è venuto proprio bene e mi sono divertito un sacco a farlo, perché ho avuto praticamente carta bianca e ho potuto concentrarmi su un design moderno e vivace, in linea con una clientela giovane e dinamica.

 
Le foto di cui sopra sono della bozza di stampa... alcuni errori di margine sono stati corretti!

Ho sviluppato il tutto con InDesign, creando le immagini in Photoshop (ed esportandole con la trasparenza). Ecco uno screenshot della finestra di lavoro in InDesign:

Molte delle icone le ho disegnate in Illustrator. I segni a "pennarello" che sembrano fatti a mano libera... sono proprio così, con una tavoletta grafica Wacom. Il ritratto di Hermann è opera mia, con fotografia + tradizionale matita, poi inchiostrato in Illustrator e colorato in Photoshop.

Tutto questo rientra poi in un progetto un po' più ampio che ha coinvolto anche il design di un Blogger per il pub, e precedentemente di un volantino: il tutto nello stesso stile grafico, che contrasta in modo grazioso con l'aspetto tradizionale del pub, ma che si allinea bene con il personaggio che lo gestisce e con buona parte degli avventori.