30 novembre 2009

Minimal poster design

Ho cominciato a creare una serie di poster minimali, con l'intenzione di comunicare un solo concetto per volta, spogliandolo di ogni complessità decorativa o tecnica, e di ogni compiacimento estetico superfluo.

I concetti che cerco di esprimere qui sono legati alla filosofia taoista, perché a loro ben si adatta, per la caratteristica "semplicità" quasi austera del ricercato ritorno alla natura primaria, un metodo di comunicazione più che altro non verbale e spoglio di orpelli.
Poi in realtà se andiamo a vedere le opere d'arte figuativa originali della Cina antica, esse sono particolarmente cariche di dettagli minuti e precisissimi, e sono tutt'altro che minimali, in tal senso. Ma la loro essenzialità non è quella che si intende oggi quando parliamo di "design".

La filosofia taoista cui mi ricollego qui è quella che studio seguendo il Metodo XiuZhenDao, per cui mi occupo, tra l'altro, della parte web.

Più o meno negli stessi giorni in cui ho dato inizio a questa serie, ho scoperto powertotheposter.org (dopo aver visto l'interessantissimo documentario The Corporation), e alcuni dei lavori che sono lì hanno alle spalle un concetto di design simile.

Ad esempio, ho riadattato un poster ivi pubblicato per esprimere una delle frasi più famose del Tao Tê Ching:

L'Uno generò il Due,
il Due generò il Tre,
il Tre generò le diecimila creature.
Tao Tê Ching, XLII



Nel mio poster, l'Uno è il foglio bianco, nel quale si divide il due, Yin e Yang, che nella loro relazione determinano il Tre (rappresentata dalla linea ondulata che li separa e li unisce). Le "diecimila creature", cioè le essenze del mondo manifestato, sono le innumerevoli freccie, proiettate in ogni direzione.
Questo si ricollega ai vari miti cosmogonici, come Prajapati che viene fatto a pezzi e lanciato in ogni direzione dello spazio, e in questo caso alla leggenda cinese che vuole che gli uomini siano stati plasmati da una coppia di dei dalle sabbie di diverso colore del Fiume Giallo.

Questo poster è per forza di cose il primo della serie.


Un altro, cerca di esprimere l'equilibrio di un uomo che si sia ricongiunto con l'armonia della natura, e raffigura un personaggio che sta seduto in tranquillità alla sommità di un monte, incurante delle nuvole minacciose al di sopra di lui e dell'oceano al di sotto, che minaccia di inghiottirlo.
A testimonianza del suo equilibrio il fatto che l'uomo si trova nel centro, a metà tra cielo e terra (come vuole la Grande Triade), al suo posto naturale.

Uno dei concetti più importanti del taoismo è quello di "vuoto": uno dei poster cerca di comunicare questo concetto sfruttando la famosa metafora della tazza, che finché è vuota può ricevere il tè. Mi rifaccio qui alla famosissima storia del Maestro zen e dell'uomo di scienza, che, non a caso, è anche la prima delle "101 storie zen":

Nan-in, un maestro giapponese dell'èra Meiji (1868-1912), ricevette la visita di un professore universitario che era andato da lui per interrogarlo sullo Zen.

Nan-in servì il tè. Colmò la tazza del suo ospite, e poi continuò a versare.

Il professore guardò traboccare il tè, poi non riuscì più a contenersi. «È ricolma. Non ce n'entra più!»

«Come questa tazza,» disse Nan-in, «tu sei ricolmo delle tue opinioni e congetture. Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?»
101 Storie Zen, 1, ed. Piccola Biblioteca Adelphi




In questo poster ho ritratto la mia piccola teierina di terracotta (quella che uso per i tè pu-erh pressati). Tutti questi poster, a parte il primo, sono disegnati a mano, poi scannerizzati e quindi ricomposti e "inchiostrati" digitalmente.

Per ricreare l'effetto impreciso dell'inchiostrazione manuale, in Photoshop, ho creato delle selezioni dei contorni dell'area da colorare e poi le ho modificate con il comando "refine edge" (alt+cmd+R) usando i massimi valori di smusso e di espansione del bordo.

La selezione risultante viene traformata in un livello di riempimento a tinta unita, magari in blend mode "moltiplica" per un effetto di sovrapposizione degli strati d'inchiostro con i contorni del disegno.